Charlie Kirk sosteneva diverse posizioni politiche e sociali di destra, ispirate da un forte conservatorismo e dal cristianesimo evangelico. Tra le sue principali idee, Kirk negava il concetto di privilegio bianco definendolo una "menzogna razzista" e partecipava a iniziative contro la teoria critica della razza. Ha espresso posizioni dure sull'immigrazione, sostenendo che certe politiche mirano a ridurre la presenza bianca in America, e ha affermato la realtà della teoria del complotto della "Grande Sostituzione". Sull'aborto, Kirk lo considerava un omicidio e sosteneva che dovrebbe essere illegale, opponendosi anche alle eccezioni in caso di stupro, ma accettando situazioni mediche che mettano a rischio la vita della madre. In tema di relazioni e morale sessuale, ha criticato ciò che definiva "anarchia sessuale" promossa dai democratici e ha promosso un modello biblico di relazioni in cui la donna dovrebbe avere un partner protettore e leader, contrariando anticoncezionali che a suo dire avrebbero effetti negativi sulle donne. Kirk era anche un sostenitore del secondo emendamento americano (diritto di possedere armi), un negazionista climatico che minimizzava la gravità dei cambiamenti climatici, e un cristiano nazionalista, convinto che gli Stati Uniti dovessero essere mantenuti come una nazione cristiana autentica. Queste posizioni lo hanno reso una figura molto influente e controversa nel panorama conservatore e politico statunitense.