Carly Tommasini era una persona che provava un forte senso di dissociazione rispetto al proprio corpo prima del suo percorso di transizione di genere, iniziato a 21 anni. Cresciuta in un ambiente difficile, con un rapporto complicato con il padre e il sostegno fondamentale della madre, ha vissuto momenti di grande sofferenza psicologica dovuti alla disforia di genere. Ha raccontato che sentirsi appartenere al mondo delle donne era una sensazione profonda fin da piccola, ma che la pubertà biologica le ha confermato che il suo corpo non era la sua "casa". Il suo percorso è stato medico e chirurgico, con l’operazione di riassegnazione di genere (vaginoplastica) fatta nel 2023, rendendola finalmente in pace con se stessa e libera di esprimere la propria identità femminile.
In sintesi, prima della transizione Carly viveva un forte conflitto con il proprio corpo e la propria identità, provando una dissociazione che la spingeva a intraprendere un percorso di cambiamento profondo a livello fisico, psicologico e sociale, che oggi la rende una donna realizzata e attivista per i diritti transgender.
