La riforma della giustizia di cui si discute in Italia nel 2025 prevede una separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, la creazione di due distinti organi di governo della magistratura (due Csm), e l’istituzione di un’Alta Corte disciplinare per sanzionare i magistrati. L’obiettivo dichiarato è aumentare l’indipendenza e l’efficienza della magistratura, ridurre la politicizzazione interna e rendere più chiaro il percorso professionale e di responsabilità dei magistrati. Il provvedimento è stato approvato dal Parlamento in via costituzionale e richiede successivi passaggi normativi per definire i dettagli operativi dei due Csm, nonché norme sull’attuazione pratica della separazione delle carriere. È previsto anche un referendum confermativo nel 2026 per confermare o modificare la riforma, a seconda dell’esito delle procedure istituzionali. Se vuoi, posso fornire una sintesi puntuale delle principali novità della riforma (carriere, organi di governo della magistratura, Alta Corte disciplinare) con riferimenti agli articoli di legge e agli appuntamenti temporali chiave (voti in Parlamento, scadenze referendarie) basandomi su fonti di aggiornamento affidabili.
