Nel 1948 negli Stati Uniti avvennero eventi importanti sia in politica interna che estera. Internamente, il Presidente Harry S. Truman come campione dei diritti civili propose una legislazione per porre fine alla segregazione razziale, anche se incontrò forti resistenze. Nel luglio del 1948 emanò l'Executive Order 9981 che pose fine alla segregazione nelle forze armate americane. In quello stesso anno si svolsero le elezioni presidenziali in cui Truman sconfisse il repubblicano Thomas Dewey in una delle sorprese elettorali più grandi della storia americana. Lo slogan della sua campagna era "Give 'em Hell".
Sul piano internazionale, il 3 aprile 1948 Truman firmò il Piano Marshall, un vasto programma di aiuti economici rivolto ai paesi europei della Seconda Guerra Mondiale per favorirne la ricostruzione e contrastare l'espansione del comunismo. Gli Stati Uniti investirono oltre 14 miliardi di dollari nelle economie europee occidentali. Fu un passaggio fondamentale nella politica estera americana per la guerra fredda, rafforzando l'influenza degli USA in Europa.
In sintesi, il 1948 negli Stati Uniti fu segnato dalla lotta per i diritti civili, da una sorprendente rielezione presidenziale di Truman e dall'avvio di una politica estera che pose le basi per il confronto della Guerra Fredda tramite il Piano Marshall di supporto all’Europa occidentale.
