La parola ["cultura woke"](javascript:void(0)) deriva dall'inglese "woke", che letteralmente significa "sveglio" o "consapevole". Originariamente questo termine nacque nella cultura afroamericana degli anni '30 e veniva usato nella forma "stay woke" per indicare la consapevolezza delle ingiustizie sociali, in particolare il razzismo, invitando a rimanere vigili e attenti a queste discriminazioni. Col tempo, il significato si è ampliato fino a includere un ampio spettro di tematiche sociali come il razzismo, il sessismo, i diritti LGBTQIA+, la giustizia climatica e l'inclusività nelle politiche sociali. La ["cultura woke"](javascript:void(0)) si riferisce quindi a un movimento sociale e culturale che promuove la consapevolezza e la lotta contro tutte le forme di ingiustizia e discriminazione. Essa include la valorizzazione del linguaggio inclusivo, la critica dei privilegi immeritati e l'impegno a cambiare strutture sociali che generano disuguaglianze. Tale cultura, nata in specifici contesti storici e culturali, è oggi al centro di dibattiti, con sostenitori che la vedono come un progresso verso una maggiore equità e critici che la considerano a volte eccessiva o portatrice di autocensura. In sintesi, ["cosa significa cultura woke"](javascript:void(0)) è essere consapevoli delle disuguaglianze sociali e impegnarsi attivamente per combatterle e promuovere inclusività e giustizia sociale.