Gli Ateniesi venivano condannati all'esilio tramite un'istituzione giuridica chiamata ostracismo , che consisteva in un esilio temporaneo di dieci anni. Questa pena veniva inflitta a coloro che rappresentavano un pericolo per la città di Atene. Durante l'ostracismo, il cittadino esiliato doveva lasciare l'Attica, pena la morte se vi fosse rimasto, ma manteneva comunque i diritti civili e politici e poteva affidare i suoi beni a una persona di sua fiducia. L'ostracismo non toccava i familiari del condannato, che potevano continuare a vivere nella polis.