Polmonite interstiziale: come si prende In breve, la polmonite interstiziale non è una singola malattia, ma un gruppo di condizioni che interessano l’interstizio dei polmoni. Può essere causata da infezioni, malattie autoimmuni, esposizioni ambientali o dall’uso di alcuni farmaci. Il modo in cui si "prende" può variare molto a seconda della causa sottostante. Cause comuni e meccanismi
- Infezioni: alcune infezioni virali o batteriche possono provocare un’infiammazione dell’interstizio polmonare. Questo processo infiammatorio può evolvere in forme fibrotiche o rimanere principalmente infiammatorio, a seconda del contrasto tra virus/batteri e le difese dell’organismo.
- Malattie autoimmuni: condizioni come la sarcoidosi, la connettivite o altre malattie reumatiche possono coinvolgere l’interstizio polmonare come parte della malattia sistemica. In questi casi la predisposizione è legata all’autoimmunità piuttosto che a una “trasmissione” diretta.
- Esposizioni ambientali/lavorative: polveri (amianto, silice), fumi e altre particelle possono irritare l’interstizio e innescare un processo infiammatorio o fibrotico. Il rischio è spesso correlato alla quantità e alla durata dell’esposizione.
- Farmaci e terapie: alcuni medicinali possono scatenare polmonite interstiziale come effetto avverso, con sintomi che compaiono settimane o mesi dopo l’inizio della cura.
- Covid-19 e altre infezioni respiratorie: infezioni particolari, tra cui SARS-CoV-2, hanno mostrato di poter coinvolgere l’interstizio polmonare in alcuni pazienti.
Segnali e sintomi comuni
- Mancanza di respiro (dispnea) especially durante lo sforzo
- Tosse secca persistente
- Affaticamento e fiato corto
- In alcuni casi potrebbe esserci febbre o sintomi sistemici se è presente un processo infiammatorio attivo
Diagnosi e quadro clinico
- Valutazione medica completa: esame fisico, anamnesi di esposizioni, e valutazione della funzionalità polmonare
- Imaging: radiografia e soprattutto TAC del torace per valutare pattern interstiziali
- Studi di laboratorio: manche indicazioni su cause autoimmuni o infezioni
- Diagnosi definita richiede spesso consulenze specialistiche e, in alcuni casi, biopsia polmonare per confermare la natura interstiziale e distinguere tra pattern infiammatorio e fibrotico
Trattamento e gestione
- Trattamento della causa sottostante: se è presente un’infezione, terapia antibiotica o antivirale; se autoimmune, modulazione del sistema immunitario
- Ossigeno-terapia e supporto respiratorio: in caso di insufficienza respiratoria
- Farmaci anti-infiammatori e immunosoppressori: corticosteroidi o altri immunosoppressori possono essere utili quando l’infiammazione è predominante
- Antifibrotici: in alcune forme fibrotiche progressive per rallentare la deposizione di tessuto fibroso
- Trapianto di polmone: considerato nei casi gravi non rispondenti al trattamento conservativo
Note pratiche
- La probabilità di trasmetterla non è una frase unica: dipende dalla causa. Ad esempio, un’infezione acuta può essere contagiosa se dovuta a un patogeno contagioso, ma la polmonite interstiziale in sé spesso riflette una risposta dell’organismo o una conseguenza ambientale piuttosto che una malattia trasmissibile tra persone.
- La prognosi varia ampiamente in base alla causa, all’estensione dell’interstizio interessato e alla risposta al trattamento.
Se si sospetta una polmonite interstiziale, è consigliabile consultare subito un medico, soprattutto se compaiono dispnea, tosse persistente o affaticamento marcato. Un pneumologo può guidare la valutazione diagnostica, identificare la possibile causa e impostare un piano terapeutico adeguato.
