La viticoltura biodinamica è una filosofia agricola che vede la vigna come un organismo vivente inserito in un sistema ecologico. Una delle sue caratteristiche distintive è l’uso di pratiche naturali e preparati specifici, come i compost di base e i preparati biodinamici, per promuovere la fertilità del suolo e l’equilibrio biologico della pianta. Inoltre, si presta molta attenzione ai cicli naturali e lunari, che guidano tempi di semina, potatura e altre operazioni agricole. In breve:
- Preparati biodinamici e compost: impiego di input naturali formulati secondo linee guida specifiche (per es. compostaggi particolari) per migliorare la salute del suolo e la vigorosità della vite.
- Biodiversità e salute del suolo: obiettivo di creare un habitat favorevole per organismi del terreno e una rete ecologica che riduca la dipendenza da input chimici.
- Calendario lunare e cicli naturali: osservazione di fasi lunari e ritmi stagionali per sincronizzare operazioni agrarie, con l’idea che tali cicli influenzino lo sviluppo della vite.
- Territorio e terroir: la biodinamica mira a esprimere un terroir autentico e distintivo attraverso pratiche olistiche che integrano suolo, pianta e ambiente.
- Prodotti finali: spesso associati a caratteristiche organolettiche particolari, attribuite alla salute e all’equilibrio del vigneto biodinamico.
Se vuoi, posso approfondire una o più di queste parti (ad es. cosa sono esattamente i preparati biodinamici, come si applicano, o quali sono i pro e contro riconosciuti dalla letteratura) e fornirti esempi specifici di vigneti o vini biodinamici italiani.
